Francesca Centofanti
«Dio fa' cose» dice in una delle sue meravigliose testimonianze, Alessandra Pauluzzi. Quanto ha ragione. Dio fa' cose. E le fa al posto nostro, ché altrimenti noi non ne saremo proprio capaci.
E ne fa di miracolose, quelle che non puoi avere dubbi e nemmeno, nella foga, intestarle alla tua abilità di districarti tra i casini della vita - qualità che poi a me manca completamente. Quindi no, è fuori discussione. Impossibile confondersi. Perché fa' cose come ridarti la gioia di vivere, senza alcun preavviso, né pretesto alcuno. Due minuti prima stai lì annaspando tra il sangue delle tue ferite e due minuti dopo così, d'emblée, senza che tu abbia alzato un dito, ascolti due frasi del tipo: "Dio ti ama così come sei, con la storia che hai" e il tuo cuore non sta più nella cassa toracica. Si espande e si allarga, tanto che hai paura ti venga un'infarto. E non è l'esplosione in sé a darti la certezza che c'è Lui dietro a tutta sta roba - perché di emozioni estreme è pieno il mondo. No, il fatto è chiaro: perché è roba che resta. Perché 'sto cuore gonfio non si sgonfia. Perché la tua vita cambia. Perché non vuoi più morire. Perché quell'uomo che da adolescente odiavi per averti distrutto la vita (forse senza manco saperlo), non solo puoi smettere di maledirlo, ma hai visto lontano all'orizzonte la possibilità di perdonarlo. E puoi vedere che, forse, al posto suo avresti potuto fare guai più grossi e infliggere ferite più profonde di quante ne abbia inferte lui. Dio fa' cose, tipo queste. Che io mai avrei potuto fare da sola. Anzi cose che io non avrei volute proprio fare; perché, a volte noi a quei dolori ci aggrappiamo con le unghie e con i denti; perché fanno male, sì, ma ci sono anche tanto familiari ed è lì dentro che ci sentiamo sicuri. E poi arriva Dio e fa' cose. E ci libera. E poi butta giù i muri, quelli costruiti con chi non parlavi da giorni o da mesi o da anni. E ti cambia lo sguardo con cui guardi alcune persone. Ed è lampante come il sole di ferragosto che non è farina del tuo sacco, perché tuo marito di quelle cose te ne ha fatte troppe e umanamente lo guardi e lo vedi ed ora è brutto, forse solo per un attimo, ma senti che potrebbe essere molto più lungo quell'attimo. E ancora arriva quella cosa che solo Dio fa': una parola. Che ti trapassa l'anima e di nuovo il cuore si gonfia per quell'uomo che fino a tre minuti prima vedevi brutto, antipatico. Ed ora, senza motivo, è più bello che mai e lo ami ancora, di nuovo e forse di più. E non sei tu che sei stata brava. Perché lo sai che a te sarebbe piaciuto invece tenergli il muso, e averla vinta, e fargliela pagare, e fargli capire che è lui che deve cambiare. Non certo tu. Ma una parola ti ha attraversato l'anima, una sola frase, che ha fatto una differenza umanamente incomprensibile, che non ti ha lasciato uguale a prima. E ti ha cambiato il cuore, e lo sguardo. Tutto. Perché Dio fa' cose, e ne fa tante. Ogni giorno. E non si stanca mai di farne. E mai si stancherà.
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