Francesca Centofanti
Svuotata. Questa è la parola più attinente. Ieri ero ad una delle rarissime cene con famiglia e senza maschi (quindi con obbligo di esultanza), invece ho speso ogni attimo della serata a trattenermi, nell'intento assoluto di non rovinare in un pianto a singhiozzi. Svuotata. Per Charlie. Per i suoi genitori. Per la battaglia all'ultimo sangue in cui questo stramaledettissimo ospedale li ha trascinati. Svuotata per loro, per questa tragedia, ma anche per tutto ciò che loro e questa storia, rappresentano: l'oblio. Questa è l'unica parola che mi viene in mente: "Oblio", dal latino oblivium composto da ob verso e dalla radice liv scolorire, divenire oscuro. Dimenticanza completa, totale, assoluta e duratura; perdita di ogni memoria e ricordo. L'essere umano sta perdendo ogni ricordo di sé in quanto essere umano. Sta perdendo la memoria della sua identità di creatura pensata per la Vita. Sta passando al lato oscuro, da quella parte dove tutto è stravolto. Dove siamo uccisi perché improduttivi. Dove non ci lasciano nascere perché scomodi. Dove un bimbo di nome Charlie, che rappresenta l'umanità intera, viene assassinato e lasciato soffocare davanti agli occhi dei suoi genitori, impotenti davanti a questo orrore. Ucciso perché la sua vita è stata considerata indegna di essere vissuta. Questo è il tempo del lato oscuro, che sembra invaderci come una valanga improvvisa, inarrestabile. Luke: Il Lato Oscuro è più forte? Yoda: No! No! No....più rapido... più facile... più seducente... Il lato oscuro è più rapido, più facile, più seducente. Il "best interest". Ti dicono che tutto è fatto per un bene più alto, eppure ti ghettizzano, eppure ti schiavizzano, ti esiliano, ti vendono, eppure ti ammazzano. Yoda: Vittoria? Vittoria, tu la chiami? No, non vittoria. Su tutto l'ombra del lato oscuro è calata. Cominciata la Guerra è.... 28 Luglio 2017
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